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Storie Bergamasche

attori

RACCONTI DELL’OSTERIA
Testo di Gianfranco Bergamini
Con Annalisa Pagani, Lia Vessecchia, Ettore Rodolfi e Davide Lenisa.
Progetto luci di Davide Lenisa
Montaggio scenico e regia di di Gianfranco Bergamini


Storie bergamasche” è il titolo della terza parte del Progetto "Refenìstola", che il Laboratorio Teatro Officina dedica ai temi delle tradizioni popolari bergamasche. In linea con la ricerca sull'uso del dialetto in ambito teatrale portato avanti nelle produzioni precedenti, il gruppo continua la sua sperimentazione sui temi della fabulazione e del racconto e, con un balzo all'indietro di cento anni, va a ricercarne le origini, in riferimento alle figure degli ambulanti e dei vagabondi come narratori. I venditori di foglie di tabacco, i girovaghi che facevano ballare l'orso, i "bergamì" guardiani di bestiame e i "refenìstola" appunto, che si fermavano a passare la notte nel fienile delle cascine, erano tutte occasioni per sentire fiabe e racconti. Con lo spettacolo si ripropone, inoltre, il recupero dello spazio "rituale" e "fisico" proprio della fiaba popolare bergamasca: la veglia di stalla. La stalla come momento di riposo dai lavori agricoli, come luogo del racconto, come luogo della lettura o dello scrivere (per chi aveva la fortuna di andare a scuola), come luogo d'incontro di una comunità. Fra le storie raccontate in questa terza parte c’è quella della “dòna del zöch” spaventosa fata-strega allampanata e dalle lunghe vesti, condannata a vagabondare per le nostre valli sul far dell’alba. Altro personaggio femminile è “atonia, Antonièta” ragazza vanitosa e lazzarona che sarà visitata dal
diavolo che le insegnerà come smettere di pettinarsi. “La conchèta”, “Belzebù”, “Superstizioni”, unitamente a numerose rime, canti e filastrocche sono i materiali narrativi sui quali il Laboratorio Teatro Officina ha elaboratoa sua nuova proposta scenica.
Le storie presentate nello spettacolo sono:
I nòm (I nomi)
La dòna dèl zöch (“La donna del gioco”)
Atonia, Antonièta (“Caterina”)
Söperstissiù (“Superstizioni”)
Belzebù (“Belzebù”)
Conchèta (Concetta)
Gh’o fàm e ótre stòrie (Ho fame e altre storie)

“Té che tà tachèt i tach, tachèm i tach a mé! Mé tacàt i tach
a té? Tachètei té i tò tach!”

DATI
Anno: 2005
Spettacolo per tutti
Produzione: Laboratorio Teatro Officina
Comune di Urgnano (Assessorato alla Cultura) 

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